Agnese l’ho conosciuta in una serata di autunno di quasi 20 anni fa. Il mio gruppo dell’epoca, i VentiForty, era rimasto senza cantante ed eravamo in cerca di una voce femminile.
Non ricordo più chi l’avesse segnalata, ma fatto sta che quella sera, nella nostra sala prove dell’epoca, arrivò questa ragazzina dal sorriso perenne e dall’energia che le sprizzava da tutti i pori.
Arrivò accompagnata da un amorevole padre che, evidentemente, voleva accertarsi che gente fossimo, noi già ultraquarantenni ai quali avrebbe dovuto affidare sua figlia, ancora minorenne.
Ricordo che quando iniziò a cantare ci sembrava impossibile che una voce così potentemente “black” provenisse da una ragazza così giovane; la timbrica era esattamente ciò che cercavamo, ancora un po’ acerba, ma estremamente promettente.
Facemmo alcune prove, ma per varie circostanze andò a finire che non facemmo mai un concerto insieme; pur tuttavia ho sempre mantenuto il piacevole ricordo di questa ragazza così brava e piena di vita.
Qualche anno fa l’ho ritrovata su Facebook; si ricordava ancora di me e del mio gruppo e mi concesse l’amicizia con piacere. Ho ascoltato con gioia alcuni suoi video con delle splendide performance vocali.
Poi un giorno leggo del cancro. Maledizione, non è giusto, mi dico. Ma spero. Spero che se la cavi, la vedo combattiva e fiduciosa. Seguo tutto il suo calvario, affrontato con invidiabile coraggio e con estrema dignità. Ha raccontato tutto sulla sua pagina, passo dopo passo, i suoi ricoveri, i suoi dolori, le cure e i momenti di allegria e tristezza. Tutto, ma sempre con lucidità e con il sorriso sulle labbra.
D’improvviso però compare un post che è come una mazzata, in cui parla del suo peggioramento; poi ancora un video lacerante, nel quale racconta dei dolori la tormentano e che non passano con nessun medicinale e della sua sofferenza. Infine oggi, d‘improvviso, la notizia della sua morte.
A soli 35 anni te ne sei andata, Agnese; ci conoscevamo poco, si, ma sono tremendamente triste e sgomento. Cercherò di consolarmi sapendo che le tue terribili sofferenze sono finite e spero che la tua pagina Facebook resti attiva, per andare a riascoltare la tua voce e per rivedere i video in cui eri felice per le piccole cose che offre la vita.
Buon viaggio.
In memoria di Agnese Perulli, cantante salentina e donna coraggiosa. R.I.P.
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Cq una dolce creatura oltretutto cantante comunicatrice d amore e felicità anche se non la si conosce e una grave PERDITA per tutti R I P