Viene pubblicato l’ottavo lavoro in studio dei Cure, chiamato “Disintegration”. L’album segna un ritorno alle atmosfere gotiche e introspettive dei primi ‘80, a seguito di una profonda insofferenza di Robert Smith per la popolarità raggiunta. La paura di perdere il marchio distintivo delle proprie origini, il timore di dissolversi come fenomeni effimeri del Pop, la depressione in corso, hanno spinto Smith a rifugiarsi nei paradisi delle droghe allucinogene (LSD). Disintegration è segnato da questa profonda insofferenza, ed è un lavoro riuscito, artisticamente e commercialmente.
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